Evan De Vilde Evan De Vilde nasce nel 1973 ed è l'ideatore dell'Archeorealismo, movimento d'avanguardia la cui poetica si basa sui contrasti estetico-linguistici di oggetti archeologici, come ad esempio autentici reperti installati in moderne composizioni d'arte contemporanea. Le opere di Archeorealismo sono oggetti d'arte archeologica riprogettati secondo schemi avanguardistici che vanno al di là della semplice museografia o museologia. L'artista è attualmente incaricato di redigere un testo sull'Impressionismo morbido di Thorwald Alef (patrocinato dall'Ambasciata di Svezia). Disegnatore e grafico pubblicitario, si dedica anche alla realizzazione di loghi e design di gioielli partendo da antichi manufatti archeologici e design d'interni in chiave archeorealistica. Curatore d'arte oltre che direttore di un'agenzia di pubblicità e grafica, ha esposto al Museo d'Arte Contemporanea di Fonte Nuova in Roma, al Palazzo Gravina di Napoli, al museo Sala Orsini Formello di Roma, al Palazzo Loewen di Berlino. Partecipa con tre opere alla Biennale di Firenze nel 2010. Invitato nel dicembre 2011 alla Biennale di Venezia con tre opere esposte al Palazzo Nervi di Torino, nel giugno del 2011 organizza una rassegna artistica di rilievo, la "Grande Napoli Arte", presso il Maschio Angioino. La famiglia Orler lo ha voluto nella rassegna degli artisti presentati in Tv. Scrittore e poeta, sta progettando un trattato sull'archeorealismo, un'opera che vada al di là della carta stampata, tutta in chiave Zen. In libreria sono presenti varie sue opere e cataloghi. Presente in diverse gallerie italiane tra cui Baccaro (SA) e Pedana (NA) ArtGap a Roma. Ha realizzato nel 2012 all’ Archivio Centrale di Stato di Roma, con il patrocinio del MIBACT, la mostra “La Grande Illusione”. A settembre 2013 organizza una grande antologica al Museo Borbonico di Scafati (SA) e nel 2016 espone al Castel dell’Ovo di Napoli con la mostra personale intitolata “Scriptura”, occasione nella quale presenta al pubblico il modello matematico che ha permesso di approdare al “Rosso De Vilde”. Dopo una ricerca, durata anni, sui pigmenti, sfumature, e incidenze della luce sulle pitture parietali pompeiane a sfondo rosso, l’autore identifica infatti un colore base dell’intero impianto coloristico, un codice univoco del rosso pompeiano, che viene rinominato “Rosso De Vilde”. Riguardo al “Rosso De Vilde” si è tenuta, sempre nel 2016, una conferenza presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Attualmente De Vilde continua la sua ricerca artistica nell’ambito dell’Archeorealismo attraverso la realizzazione di opere e seminari in Italia e in Europa.

Evan De Vilde durante la creazione delle sue opere.

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